La storia della MILONGA

La milonga: La sua storia nel ballo, nella musica e negli stili.
Le origini della storia della milonga sono ovviamente deduttive, si dice che la parola Milonga o Tango Milonga abbia origini africane, dove il significato della parola è casino, confusione e che nacque ai primi del ‘800 nei bordelli della gente come ballo del basso ceto dove la parola stessa “Milonga” indicava le prostitute.
La musica della milonga principalmente deriva dall’Habanera. Contaminata dalla Payada e dal Candombè, rallentata al tempo di 2/4 anziché 6/8, cosa che favoriva un miglior approccio alla sala da ballo.
Il ritmo della milonga è regolare e sincopato, le figure sono semplici, ogni passo è spezzato, tagliato, portato alla chiusura, non esiste la sospensione perché ogni spostamento dell’asse è indirizzato al pavimento.
Milonga Lisa
Il modo più semplice di ballare la milonga è la “Milonga Lisa” ballata sui tempi forti e caratterizzata da movimenti abbastanza fluidi ed eleganti. Chiamata anche Milonga Porteña o “del Cientro” perché ballata soprattutto nella città di Buenos Aires.
La Lisa viene utilizzata soprattutto sui brani lenti dove appunto il tempo relativamente ampio tra le battute permette di allungare i passi della milonga.
Ma la milonga mantiene invece il suo cuore africano e nel ballarla l’influenza del candombé nero del Rio de la Plata si fa sentire prepotente, il corpo si muove e i piedi vanno sul pavimento, pesanti, ritmati, è la lirica della musica suonata con il corpo che ricorda le danze africane ballate quasi in trance.
Milonga Traspiè
Questo modo di ballare prende il nome di “Milonga Traspiè” e contrariamente a quanto fanno molti ballerini non sono i piedi a generare il movimenti, ma il corpo stesso che si sposta da asse ad asse, con energia, non esiste infatti nella milonga la proiezione dell’asse per portare la donna al movimento, la si prende e ci si sposta… con lei.
La milonga traspiè non va assolutamente confusa con gli adorni fatti con i piedi nel tango o con le pestate del malambo, essa ha un carattere completamente suo, ballato si sul doppio tempo, ma con l’interpretazione della caduta, come un ripensamento o come l’inciampo del piede su di un sasso.
Letteralmente la parola traspiè significa proprio inciampo e quindi l’immagine in sé genera la caduta del corpo verso il pavimento a marcare l’accento musicale.
Nella storia della milonga molti generi si sono alternati spesso seguendo le mode del momento, ad esempio quando l’accento viene marcato verso l’alto si chiama “Milonga Falsetti” o “Aerea”, caduta in disuso ma di cui si mantengono dei passaggi agili nella Milonga traspiè.
Ed è propio l’agilità che caratterizza la milonga traspiè, che va ballata su musiche estremamente cadenzate e dal ritmo veloce
Madre del Tango Argentino
Rallentando ancora il ritmo della milonga, rendendolo più morbido ed elegante, più adatto alla borghesia che andava a ballare con un bel vestito in saloni sempre più curati e ricercati, portando quindi la milonga su un ritmo più facile di 4/4 si ebbe la nascita di un altro ballo: Il Tango.
(vedi Storia del Tango )
Una curiosità della storia della milonga, la nomenclatura dei passi della milonga sono stati tramandati da una collana di video in vhs: Asì se baila Milonga
Storia della Milonga: Sala da Ballo
Anche la sala dove si balla il Tango prende il nome di Milonga.
Essendo dei luoghi sociali dove si ritrovavano persone di ceti diversi si adottavano dei comportamenti estremamente formali, i Godigos, elencati nel famoso Galateo della Milonga di Carlos Gavito.
Per gli errori da evitare in Milonga guarda la pagina del Trova l’errore
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Se vuoi leggere ancora della Storia della milonga puoi vedere, con tutte le sue imperfezioni, su wikipedia