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Spesso navigando in internet, girando per scuole e milonghe o parlando con ballerini o allievi, salta fuori qualche termine strano.
Alcuni termini derivano dai primi tempi in cui si ballava il Tango, altri sono semplicemente nomi di fantasia dati da alcuni maestri a determinate sequenze esportate poi nel mondo tramite i maestri stessi o attraverso video-corsi, altri ancora sono nomi dati a nuove dinamiche.
Se avete un termine da proporre mandatecelo pure
Adorno (Adornos): Piccolo movimento inserito tra due passi, senza interrompere il ritmo del ballo, per abbellire il passo e dargli più dinamica. possono essere sia per la donna che per l’uomo.
Arrastre: Vedi “Barrida”
Barrida: movimento con cui il piede di uomo dei due ballerini muove la gamba dell’altro rimanendo sempre in connessione. Possono essere portate sia con la sola gamba sia con la rotazione del busto a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. E’ chiamato anche Arrastre.
Boleo: è il movimento della gamba rilasciata che continua la sua corsa mentre il resto del corpo ne sta prendendo un’altra fino a produrre una contrapposizione. Nel tango salon è inserito negli adorni mentre nel tango nuevo è un movimento dinamico. Il boleo può essere eseguito in maniera lenta o veloce, accompagnato o contrapposto, alto e basso, in linea. In alcuni glossari è indicato con il termine Voleo.
Cabeceo: piccolo movimento con la testa con il quale l’uomo invita la donna per ballare. Si tratta di un’usanza ormai quasi totalmente persa, che permetteva all’uomo di invitare una dama a distanza, senza quasi farsi notare, dopo essersi assicurato che la donna stesse guardando proprio lui (Mirada), questo in modo da non rendere pubblico un eventuale rifiuto. Mirada e Cabeceo stanno tornando di moda ed è quindi normale usarli in milonga.
Cadenza: mantenere la camminata sul posto, divertente se fatta sui mezzi tempi in un tango veloce.
Camminata: la base del movimento del Tango argentino, il movimento è simile a quello del camminare dentro l’acqua.
Campionato: o anche Campeonato, che sia a livello locale che mondiale rappresenta un nuovo modo di divulgazione del tango, che mira a portare coppie di ballerini a gareggiare tra loro. Questa nuova moda deriva dalla necessità per alcuni di portare con se l’abitudine alla gara dei balli standard, per altri rappresenta sicuramente un modo veloce per avere un titolo per presentarsi al pubblico. Si dividono in due categorie, l’Escenario, dove le doti atletiche dei ballerini vengono esaltate raggiungendo risultati notevoli, e il Tango de Pista dove invece viene privilegiata l’eleganza e la quasi totale mancanza di figure. A differenza dei campionati a cui siamo tutti abituati nel mondo dello sport, a quelli di tango non partecipano solo ballerini professionisti e non è richiesta alcuna selezione per iscriversi.
Caricias: una piccola carezza portata con il piede da parte sopratutto delle donne. Rientra negli Adorni.
Carlos Gardel: grandissimo interprete del tango, nato a Parigi e trasferitosi a Buenos Aires all’età di due anni, è tuttora uno dei maggiori promotori del tango, in particolare del Tango Canción. E’ sicuramente uno dei volti più noti del tango argentino, grazie ai suoi tanti viaggi ed alle sue interpretazioni in numerosi film, attraverso i quali fa conoscere al mondo l’Argentina ed il tango. Muore in un incidente aereo nel 1935. Una curiosità: c’è un detto che recita: “Gardel cada dia canta mejor”.
Chacarera: ballo folkloristico argentino di coppia, ballato in origine durante le feste paesane; è una danza di corteggiamento molto garbata ed elegante basata su di una coreografia ben precisa. Spesso durante una serata in milonga il musicalizador propone una cortina di chacarera.
Colgada: Movimento di fuori asse, nato nel Tango Milonghero e adottato dal Tango Nuevo, in cui l’uomo porta la donna leggermente in fuori asse all’altezza del bacino andando al tempo stesso a compensarne il peso, andando anche lui in fuori asse.
Cortes: Sono le interruzioni di un movimento altrimenti fluido, normalmente portato sul tempo forte e protratto sul mezzo tempo successivo, in molti passaggi è accompagnato da una Levantada. Da non confondere con il Traspiè della Milonga
Cortina: è un intermezzo tra una tanda e l’altra, che permette alle coppie di sciogliersi in modo da riformarsi alla tanda successiva. Normalmente si utilizzano come cortine brani non ballabili, di lunghezza variabile, che dipende dalla grandezza della sala e dal numero di coppie presenti in pista, ma si arriva molto spesso ad interi brani di salsa, rock, danze popolari (quasi sempre una chacarera), che i ballerini possono utilizzare come intermezzo ballandole tranquillamente.
Enrosque: movimento circolare che rientra negli adorni sia dell’uomo che della donna. Si ha sia nella parte superiore dove il busto ruota e trascina intorno all’asse le gambe ferme, sia quando sono le gambe a ruotare intorno all’asse e trascinano con loro il busto. Il movimento ricorda quello del filo intorno al rocchetto di legno.
Hasta las candelas non ardan: è un modo di dire di quando si ballava a lume di candela; le candele costavano quindi se ne utilizzava un solo cambio a sera, finite quelle finiva la luce e quindi non si poteva più ballare. Si può anche dire “hasta las velas non ardan”
Gancio: movimento portato con la gamba libera che nella sua traiettoria incontra la gamba del partner e si piega per avvolgerla. Il gancio va sempre portato dietro l’asse di chi lo esegue.
Giro: E’ l’unica sequenza che la donna deve sapere a memoria, in cui l’uomo guida l’inizio, la direzione, la velocità e l’uscita, ma non i singoli passi che lei deve eseguire da sola. Il Giro del Tango Argentino è uno degli elementi principali di studio.
Levantada: Movimento del busto dell’uomo con cui indica alla donna di interrompere un movimento della gamba. E’ un comando verticale.
Livelli: rappresentano il grado di apprendimento durante un corso di tango. Non esiste una regola precisa ed ogni scuola decide in maniera autonoma. In linea di massima si utilizza questo sistema nelle lezioni di tango argentino: “Principiante” (vari livelli) per i primi due anni, “Intermedi” (vari livelli) i per altri due anni, e successivamente “Avanzati”. Le classi dedicate ai maestri sono denominate “Master” e trattano normalmente di didattica o di sequenze complicate.
Lunfardo: Forma di linguaggio in uso a Buenos Aires, spesso utilizzata nei testi di tango. E’ formata dalla contaminazione della lingua castigliana con termini (spesso dialettali) spagnoli, italiani, francesi, inglesi e tedeschi, successivamente “castiglianizzati”, ovvero trasformati per essere utilizzati con una fonetica più adatta alla lingua in uso. Un’altra caratteristica del lunfardo è quella del “vares” ovvero il cambio della posizione delle sillabe all’interno della stessa parola, un pò come si usa negli ultimi anni a Parigi. Esempi di termini “castiglianizzati”: Seccare-> Secar Scocciare -> Escochar Crepare -> Crepar Festicciola -> Festichola Ciao -> Chau Esempi di applicazione del “Vares”: Tango -> Gotan Cabeza -> Zabeca Viejo – > Jovie
Mordita: movimento con cui uno dei due ballerini “cattura” uno dei piedi dell’altro in mezzo ai suoi. Nei video didattici americani era riportato come “sandwich” e poi tradotto in italiano come “panino”.
Musicalizador: è colui che seleziona la musica per la serata, sceglie che tipo di brani mettere e in che sequenza, seguendo l’andamento dei ballerini in pista. E’ l’equivalente dei moderni DJ
Milonga (musica): Ritmo derivato dall’Habanera, rappresenta uno dei tre stili di tango che si ballano durante le serate assieme al tango ed al vals. Ha ritmica di 2/4, quindi più veloce e cadenzata rispetto al tango, che infatti deriva dalla milonga.
Milonga (sala da ballo): E’ la sala dove si balla il tango. “Andare alla milonga” significa andare a ballare il tango. La milonga ha normalmente la pista levigata in modo da scivolare bene e spesso con tavolini intorno. I frequentatori della milonga sono chiamati “Milongueros”.
Milonga (tipo di ballo): Essendo un ritmo più cadenzato si balla più a terra rispetto al Tango e con interruzioni continue (cortes). La si può ballare in molti modi, gli stili più popolari sono la milonga lisa e la milonga traspiè.
Mirada: la mirada è lo scambio di sguardi tra uomo e donna, con i quali ognuno cerca di far capire all’altro che gli farebbe piacere di ballare assieme. Una volta che l’uomo è certo che la mirada sia rivolta a lui, mette in atto il cabezeo (vedi voce).
Mucha Mierda: forma scaramantica del mondo dello spettacolo per augurarsi buona fortuna. L’origine dell’usanza probabilmente deriva dai tempi in cui al tetro si andava a cavallo, per cui più gente andava a vedere lo spettacolo, più cavalli sostavano ed espletavano i loro bisogni nell’area, la cui estensione indicava il successo dello spettacolo.
Neotango: forma artistica derivata dal Tango nella quale la parte predominante non è più la tecnica del Tango Argentino, ma l’andamento fluido della coppia con l’utilizzo di movimenti della ginnastica artistica e della danza classica. Visto il marcato allontanamento dal Tango Argentino viene definito anche NoTango.
Ocho: movimento sinuoso guida dall’uomo che porta la donna a destra e sinistra rispetto a lui, facendola ruotare nei cambi di direzione. Per la sua forma ricorda un 8 disegnato a terra, da qui il suo nome.
Ocho cortado: tipica figura per portare la donna all’incrocio senza sciogliere l’abbraccio.
Parata (Parada): Quando il piede senza peso di uno dei due ballerini ferma uno dei piedi dell’altro impedendone altri movimenti. In realtà il blocco vero e proprio avviene perché il movimento viene portato verso il basso, ma l’effetto scenografico è quello.
Pratica (practica): è uno spazio messo a disposizione da maestri o milonghe al di fuori dei normali orari di ballo o di studio, durante il quale gli allievi possono praticare liberamente i propri passi senza le costrizioni delle regole di milonga e senza dover seguire la linea didattica di una lezione. Le pratiche posso essere “libere” quando il maestro è presente in sala ma non interviene mai se non interpellato da un allievo, oppure “guidate” quando il maestro oltre a mettersi a disposizione, come nella pratica libera, suggerisce una serie di passi, che gli allievi non sono obbligati a seguire.
Quadrato: sequenza didattica di 6 passi che va a disegnare un rettangolo sulla pista.
Ronda: La Ronda è la direzione di ballo, il movimento dato da tutte le coppie che si muovono sulla pista. Nel tango si segue una direzione antioraria, occupando la parte esterna della pista o, se questa è completamente piena, quella adiacente guardando verso il centro, come se fossero le corsie di una pista di atletica. Attenti agli errori!
Sacada: movimento in cui il corpo di uno dei due ballerini prende il posto dell’altro. L’effetto visivo è che lo toglie colpendo sua la gamba, in realtà questo non avviene.
Salida basica: sequenza di 8 passi iniziale utilizzata per per far apprendere al ballerino come ci si muove e come si costruisce la coreografia di un pezzo. Il suo uso nella didattica non è universalmente accettato, perché ormai molti ritengono la salida basica superata se non addirittura contraria allo spirito di improvvisazione tipico del tango argentino.
Sentada: Movimento verticale che guida la donna a sedersi sulle gambe dell’uomo. Figura da palcoscenico di moda negli anni 90.
Stile Villa Urquiza: uno stile di tango salon, caratterizzato dalla morbidezza e dall’eleganza dei movimenti. Prende il nome dal quartiere di Buenos Aires dove è nato.
Tanda: serie di brani omogenea per autore o stile, di tango, milonga, vals o alternativa. Di solito il numero di brani che compongono una tanda è costante durante la stessa serata (3 o 4 brani), ma può variare tra diverse serate, diverse milonghe e diversi musicalizadores.
Tango Canción: è il tango cantato, diventato popolarissimo grazie a Carlos Gardel che lo diffuse nel mondo grazie ai suoi viaggi ed alle pellicole cinematografiche.
Tango Canyengue: E’ il tango delle origini, un modo di ballare molto informale, con movimenti molto marcati, interrotti e sincopati. I movimenti sono in 2/4.
Tango de Pista: vedi Campionato.
Tango Escenario: E’ il Tango per eccellenza nell’immaginazione collettiva, è il ballo sul palcoscenico, rivolto al pubblico in sala, con prese, salti e uso della frontalità diversi rispetto al tango ballato in sala. Richiede un grande studio della danza e notevoli doti atletiche, è spesso ballato da ballerini che non hanno una formazione di tango ma di danza classica o moderna. Fino agli anni ’90 in Italia veniva chiamato Tango Fantasia.
Tango Queer: Movimento culturale gay (ma non solo) nato nelle milonghe di Buenos Aires, e nel quale si viene a modificare lo stereotipo “uomo che conduce” e “donna che segue” in modo che ognuno possa ridisegnare il proprio ruolo all’interno della coppia. Nel tango queer la donna può condurre l’uomo, due uomini o due donne possono ballare tra loro e scambiarsi i ruoli. La milonga di Buenos Aires dove si ritrovano gli appassionati del queer era la Marshall.
Tango Milonghero: chiamato anche “apilado”, è lo stile praticato nelle affollate milonghe di Buenos Aires dove, per mancanza di spazio, non si possono eseguire passi complicati o che darebbero fastidio alle altre coppie; negli ultimi anni si è imposto come stile a se stante, la cui didattica tralascia gli aspetti più appariscenti o dinamici del tango classico. Chi balla questo stile è detto “milonghero”, da non confondere però con i “Milongueros” che sono i frequentatori in generale della Milonga. Principale esponente di questo stile è stato Carlos Gavito. La caratteristica del tango Milonghero è quella di non abbandonare mai l’abbraccio stretto e do mantenere sempre il contatto del petto di entrambi i ballerini.
Tango Nuevo (musica): corrente nata con Astor Piazzola che accosta le regole classiche del tango a sonorità contemporanee, con l’utilizzo di tutta la strumentazione orchestrale fino ad arrivare ai sintetizzatori elettronici.
Tango Nuevo (ballo): chiamato più correttamente “tango destrutturato”, il tango nuevo è uno stile che riconduce i movimenti del tango alle sue componenti essenziali, arrivando a studiarne le singole dinamiche tralasciando le sequenze e coreografie in modo da stimolare la creatività del ballo e la totale improvvisazione; Immagini caratteristiche del tango destrutturato sono i movimenti estremamente sciolti e morbidi ed i fuori asse.
Tango Salon: stile classico del tango argentino, strutturato anticamente su sequenze che partono dalla base di otto passi (salida basica) sulla quale si agganciano tutte le diverse possibilità, i suoi movimenti sono comunque la base di tutti gli stili, del quale rappresentano un cambiamento. Ad oggi la didattica che si utilizza maggiormente nel Mondo è quella derivata dal Tango Nuevo, con una guida dell’uomo più fluida e attenta ed uno stile più morbido. La caratteristica del Tango Salon è quella del cambio di abbraccio, per permettere alla coppia di stare ognuna sul proprio asse in modo da poter effettuare le figure.
Vals: Chiamato anche Vals Criollo è un ritmo di 3/4 derivato dal valzer, con musicalità del tango argentino. Si balla generalmente con meno figure rispetto al Tango e in maniera più fluida, senza interruzioni. Il Vals è uno dei tre stili di tango che si ballano in milonga.
Voleo: vedi “Boleo”
Le lezioni di gennaio sono gratuite!
Mercoledì 18 ore 20,00 e Venerdì 20 ore 21,30
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